Brescia (Luca Goffi di Bresciaoggi) – Agricoltura e industria unite nella difficile sfida alla decarbonizzazione: Brescia si rende protagonista di un laboratorio in cui sviluppare una sinergia tra queste due differenti attività. Gli sforzi coordinati consentiranno alla sidermetallurgia di attingere l’energia prodotta dai combustibili verdi presenti nel nostro territorio. Insomma un percorso innovativo per raggiungere in anticipo le finalità dell’agenda europea sulla sostenibilità. Ecco quindi “Green Metals Brescia” che coinvolgerà 13 acciaierie, fonderie e industrie di alluminio, con un fatturato annuo complessivo di 6 miliardi di euro che offrono lavoro a 5500 persone. Brescia produce il 10% delle emissioni del comparto sidermetallurgico italiano: significa che le imprese consumano 250 milioni di metri cubi complessivi di gas naturale. Ma grazie a questa iniziativa entro il 2025 il consumo potrebbe calare del 20-40%: “La crisi energetica da un lato accelera la transizione ecologica ma non possiamo procedere per ideologie – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia -. Noi imprenditori siamo promotori dell’innovazione ma, oltre alla visione, sono necessari i tempi tecnici per realizzarla. Come Confindustria Brescia siamo al lavoro per indicare delle soluzioni che vadano nella direzione della sostenibilità”. Le forze produttive della provincia stanno studiando una tecnologia che potrà utilizzare il gas prodotto dall’agricoltura come carburante per il funzionamento delle industrie energivore bresciane. Così è stato ideato il progetto illustrato nella conferenza del 4 ottobre 2022 (nella foto) e individuati i luoghi dove sarà prodotto il biometano, potenziando il sistema. “Bisogna intervenire sulla burocrazia. Sono ferme da più di due anni in attesa dell’autorizzazione le mille domande per la realizzazione di nuovi impianti di biogas e biometano – commenta Ettore Prandini presidente nazionale di Coldiretti -. Tutte le forme di energia legate al contesto agricolo devono essere inserite nelle competenze del dicastero della filiera agroalimentare”. Il giornalista del Sole 24Ore, Luca Orlando ha coinvolto nella discussione sulle fonti alternative anche altri attori decisivi nella realizzazione di questo progetto: Marco Moretti (Managing Director di BCG), Pietro Gattoni (Presidente consorzio italiano Biogas) e Antonio Gozzi (Presidente di Federacciai). Insomma Brescia non soltanto riesce a coinvolgere in un’unica iniziativa agricoltura e industria ma addirittura crea le tecnologie attraverso cui questo “patto energetico e sostenibile” possa realizzarsi.